RESIA LAKE: THE DOME - LAGO DI RESIA:IL CAMPANILE

Thursday, November 29, 2007

Firenze - Campanile di Giotto e Cupola di Brunelleschi




La particolarità di questa foto è che fu scattata da una finestra che normalmente è chiusa di un salone del Palazzo della Signoria.

This picture has been shot from a Signoria Palace window usually closed



Spiegazione della cupola (da Wikipedia) sorry for the Italian

Il problema della cupola e le centine
Il tamburo, di forma ottagonale, su cui avrebbe dovuto poggiare la cupola misurava circa 43 metri di ampiezza e si trovava a 55 metri di altezza. Queste dimensioni erano notevolmente maggiori di quelle previste all'inizio. Le ragioni di questo aumento, che portava le dimensioni dell'edificio a superare quelle della cupola del Pantheon, fino allora la più grande cupola del mondo, che la leggenda considerava opera del Demonio, vanno ricercate non tanto nella volontà di primato, quanto nella necessità di rinforzare al massimo il tamburo della cupola. Il tamburo infatti era stato rialzato rispetto al modello originale mediante un piano in cui si aprono otto grandi occhi, che favorivano l'illuminazione del tricono absidale della Cattedrale. Mediante questo espediente si rialzava anche il piano di imposta della cupola al di sopra di tutte le volte fino allora costruite. Le altissime volte della cattedrale di Beauvais in Francia, che per la loro arditezza crollarono poco dopo la loro costruzione raggiungono infatti "solo" i 48 metri di altezza. Ma il tamburo di forma ottagonale creava anche il principale ostacolo all'erezione della cupola.

Una cupola che non è una cupola
Una cupola emisferica (o parabolica, o ellissoidale, come nel duomo di Pisa) è una figura o luogo di punti individuata come un arco "ruotato" attorno al proprio asse. Si parla in questo caso di cupola di rotazione. Costruire una cupola di rotazione è teoricamente sempre possibile, in quanto la cupola è costituita da infiniti archi, ciascuno dei quali una volta completato si reggerà da solo. Cominciando a costruire la cupola dai bordi si realizzeranno piccoli archi in grado di reggersi da soli che a loro volta potranno sostenere archi più ampi addossati ai precedenti, che una volta completi saranno autoreggenti.
La preoccupazione dei capomaestri che si succedettero nei cantieri del Duomo era motivata dal fatto che il progetto prevedeva una cupola ottagonale a facce piane, che non è un solido di rotazione. La cupola del Duomo di Firenze non è una cupola ma una volta ottagonale, descrivibile come l'intersezione a 45° di due volte a pianta quadrata (molto simili, in effetti, alle volte della navata della stessa Cattedrale). A differenza di una cupola di rotazione, una volta non è autoreggente. L'impiego di centine, cioè di impalcature lignee cui affidare il sostegno delle murature in costruzione fino alla presa delle malte, era in questo caso indispensabile. Fra l'altro in Italia non era possibile ottenere le giganteschi travi disponibili invece in Nord Europa. Ma anche le immense travi usate per le cattedrali di Francia e Inghilterra non sarebbero bastate a sostenere volte come quelle che si dovevano costuire.

Il Segreto della Cupola
La Cupola ottagonale a facce piane, da costruirsi senza centine e con le malte a lenta presa dell'epoca non poteva reggersi. L'uso dell'orditura a spinapesce dei mattoni, visibile a tutti nei corridoi dell'intercapedine fra le due cupole, era indicata generalmente come una componente del "segreto" ma senza che se ne comprendesse la reale funzione.
Negli ultimi anni però si è fatta strada una nuova teoria, espressa per prima nei lavori del Mainstone e del Prof. Di Pasquale. Questi e i successivi studiosi furono aiutati dalla scoperta, durante la rimozione delle tegole da uno dei settori della cupola per lavori di restauro, che i letti di posa dei mattoni non erano affatto orizzontali, ma seguivano una curva aperta verso l'alto, detta a corda blanda. Questo fatto, mai notato prima, indusse ad esaminare la disposizione dei mattoni, che negli studi precedenti era sempre data per scontata, con oscuri e generici riferimenti alle tecniche murarie romane, o addirittura arabe. Si poté quindi osservare come le facce dei mattoni non siano parallele, ma sistemate lungo rette originate da un punto situato al centro dell'ottagono di base della cupola. La conclusione era sconcertante; i mattoni erano sistemati come se fossero stati disposti per costruire una cupola di rotazione. Per semplificare quanto più possibile, era come se la cupola a facce piane fosse stata costruita tagliando via parti di muratura costruite come una cupola classica; perché la struttura fosse autoreggente era sufficiente che nello spessore delle murature fosse possibile inscrivere una cupola di rotazione di spessore adeguato alle necessità statiche. Filippo aveva beffato i suoi ammiratori, costruendo una cupola normale e mascherandola come una cupola impossibile.


Thursday, November 22, 2007

Duomo di Montepulciano


Duomo di Montepulciano
Originally uploaded by Lara e Valerio.
Piazza Grande. E' il centro ideale e monumentale di Montepulciano, ed una delle più belle piazze delle città minori che nel silenzio custodiscono nobili memorie di momenti di splendore e di alta civiltà. La piazza è circondata da edifici importanti, il Duomo, dalla incompiuta e suggestiva facciata, con a sinistra il Campanile, anch'esso non finito, risale alla seconda metà del XV secolo. Dove ora è il Duomo esisteva una vecchia Pieve, che dovette apparire insufficiente e povera quando furono innalzati i bei palazzi della Piazza Grande e delle vie adiacenti. Nel 1583 fu iniziata la demolizione della vecchia sacrestia, e dopo molte discussioni fu chiesto a Bartolomeo Ammannati un progetto che fu pronto nel 1588. Ma si lasciò trascorrere qualche anno prima di iniziare l'opera e nel frattempo l'Ammannati morì. Nel 1593 fu chiamato da Orvieto, Ippolito Scalza, che era scultore e architetto. Egli rivide il progetto e con tutta probabilità rinnovo completamente l'idea. Nel 1594 furono iniziati i lavori che nel 1680, finalmente compiuti, permisero la consacrazione della chiesa. La facciata, però, non fu mai portata a termine.
Tratto da: www.ctnet.it/montepulciano/centrost.htm

Per ITALIAN BELL TOWERS:
Giungendo alla città la cuspide del campanile di questo imponente Duomo svetta incontrastata sulle mura e le torri. I lavori ebbero inizio nel duecento e furono poi ripresi nei primi anni del trecento. La sua costruzione fu possibile anche grazie ad un cospicuo lascito da parte di Papa Gregorio X e fu intrapresa quando il polo religioso fu riannesso all'interno delle mura cittadine lasciando la zona del Pionta. Nei secoli successivi tuttavia il Duomo è stato modificato e ci sono state delle aggiunte all'interno.

Sunday, November 04, 2007

siena - torre del mangia


siena - torre del mangia
Originally uploaded by gauletta.
primo classificato nella votazione delle icone di novembre
e nuova icona del pool.
Complimenti!!

RESIA LAKE: THE DOME - LAGO DI RESIA:IL CAMPANILE

secondo classificato nella votazione delle icone di novembre e nuova icona di questo Blog
Complimenti!!

RESIA LAKE: THE DOME - LAGO DI RESIA:IL CAMPANILE
Originally uploaded by pardol2006.

Santo Stefano a Caorle (VE)

terzo classificato nella votazione delle icone di novembre
Complimenti

Sant'Antimo - Montalcino - Siena

Sul lato esterno sinistro si eleva l'imponente campanile alto circa 30 metri. Diviso in quattro ordini, decorato da lesene, con aperture monofore e bifore, è di stile lombardo con una nota pisana per le colonne agli angoli della base. Il campanile ha una copertura a terrazza, su cui sono collocate due campane, una delle quali porta incisi il nome dell'abate Ugo (1216-1222) e la data 1219. L'abside della grande chiesa, sintesi di potenza e di slancio, culmina con una deliziosa bifora, l'unica che la illumina interamente.

Tratto da

Thursday, May 24, 2007

Leaning tower


Leaning tower
Originally uploaded by cienne45.
Pisa, Italy - The Leaning tower

Construction of the bell tower, the symbol of Pisa throughout the world, was begun in 1173, possibbly under the supervision of Bonanno, and completed two centuries later. It consists of the superposition, on a cylindrical base with blind arcading, of a series of six highly elegant and light loggettas. Interesting sculpture decorates the capitals, the lunette over the door and some of the intercolumnar spaces. The tower stands 60 meters tall and is inclined 5 meters off perpendicular. Its characteristic inclination is not a recent phenomenon, having begun almost as soon as work on the project go underway ) probably due to land slippage, a common phenomenon in Pisan territory). Recent efforts to stabilize the situation seem to have shown promising results.

Sunday, April 08, 2007

ai 40 martiri


ai 40 martiri
Originally uploaded by javizz.
In piazza SS. Quaranta Martiri, nel centro storico di Palermo, sorge il palazzo Marchesi, costruzione quattrocentesca di gusto catalano, fondato dall'omonima famiglia nobile. Questo palazzo fu acquistato nel 1550 da Carlo V, divenendo sede del Tribunale dell'Inquisizione fino al 1568.
In quell'anno fu concesso ai Gesuiti i quali innalzarono nel 1731 la torre campanaria a tre ordini, sulla chiesa detta dei Quaranta Martiri al Casalotto.
Oggi tale costruzione fa parte del complesso architettonico della Biblioteca Comunale, che ingloba la Casa Professa e la Chiesa del Gesù, adiacente.
Il sito è ricchissimo di preesistenze, di avvenimenti storici e di valenze architettoniche ed artistiche.
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In downtown of Palermo, in public square named “SS. Quaranta Martiri”, rises Palazzo Marchesi, built in XV Century, founded from the homonym noble family.
This palace was acquired from Carl V in the 1550, becoming the Inquisition Tribunal until 1568.
In that year it was granted to the Jesuits. In 1731 was built the bell tower, over the church named “Quaranta Martiri al Casalotto”.
Today this construction is part of the architectonic complex of the Communal Library, comprising “Casa Professa” and the “Chiesa del Gesù”, near to it.
This place is very rich of previous existence, historical events, architectonic and artistic valences.

Thursday, February 15, 2007

Collegiata di Castell' Arquato

L'origine presunta della chiesa di S.Maria è il 758.

La Collegiata di Castell'Arquato fu consacrata nel 1122 dopo essere stata ricostruita in soli cinque anni a seguito delle distruzioni del terremoto del 1117. La chiesa è orientata in maniera anomala essendo rivolta a Nord: questo orientamento anomalo è stato influenzato sicuramente dalla conformazione del borgo che doveva originariamente stringersi attorno all'abside essendo la piazza principale quella di fronte alla facciata

Anche il campanile è un'aggiunta trecentesca in sostituzione forse di un altro campanile che sorgeva dalla parte opposta.

La chiesa presenta tre absidi affiancate a sinistra da quella della cappella del battistero.
L'abside centrale è divisa in tre specchi da sottili semicolonne ed è terminata in alto da una loggia su colonnine

Le absidi laterali sono invece coronate da una serie di archetti pensili.
Le finestre - due nell'abside maggiore, una in quelle minori - sono a forte sguancio semplice.

Le finestre del battistero sono invece più larghe e basse, a sguancio multiplo

Da: www.medioevo.org

Campanile - Monte Penice


Campanile - Monte Penice
Originally uploaded by Lara Valerio.
Tra boschi di secolari querce e castagni si raggiunge, a 1460 metri slm, il Monte Penice dove si può ammirare il Santuario della Beata Vergine con la torre Campanaria che vanta un concerto a sette campane dedicato alla libertà dei popoli.


Il Monte Penice, il cui nome deriva dal toponimo latino Saltus Boielis, con i suoi 1460 m d’altezza s.l.m. è una delle montagne più elevate al confine fra il territorio dell’Oltrepò Pavese e il piacentino della Val Trebbia. Dalla sua vetta si gode, nei giorni favorevoli, uno splendido panorama che spazia su parte della Pianura Padana e sulle altre vette vicine.

Sulla sommità c'è l'Antico Santuario dedicato alla Madonna, risalente al VII secolo. La chiesa attuale risale intorno al XVII secolo, ma c'erano strutture più antiche. Nel 1927 viene ultimata la strada carrozzabile sul disegno del canonico don Carlo Muzio parroco di San Cristoforo di Bobbio. Il Santuario è meta di molti pellegrini e la solennità principale si celebra nella seconda domenica di settembre.